La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per individuare possibili esenzioni al divieto di smaltimento di abbigliamento e calzature invenduti al 30 giugno 2025. L’iniziativa fa parte del regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili, che mira a promuovere la progettazione sostenibile dei prodotti. La consultazione identifica le esenzioni che consentirebbero di smaltire i prodotti invenduti solo in determinate circostanze. Queste includono motivi di salute e sicurezza, problemi di igiene, se il prodotto è irrimediabilmente danneggiato, se non può essere utilizzato per motivi tecnici o legali, o se non c’è un luogo adatto per donarlo. Il periodo di consultazione continuerà fino all’11 agosto 2025.
Questo nuovo passo è considerato parte dell’obiettivo dell’Unione Europea di rendere l’industria della moda più sostenibile e circolare. Con il regolamento entrato in vigore lo scorso anno, caratteristiche come la durata, la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti sono diventate un obbligo di legge. Alle grandi aziende è stato inoltre richiesto di rivelare la quantità di prodotti invenduti che smaltiscono e le ragioni per cui lo fanno. Il processo di consultazione avviato in questo contesto mira a fare chiarezza sulle modalità di attuazione pratica del divieto e a guidare il settore. Questo passo è fondamentale per ottimizzare l’uso delle risorse riducendo la produzione di rifiuti e per sostenere l’economia circolare.
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